Tra le disposizioni più interessanti della Legge di bilancio 2017 vi è l’introduzione dell’Iri (Imposta sul reddito d’impresa), ovvero di un nuovo metodo per la determinazione delle imposte prevista dal nuovo articolo 55-bis del Tuir in particolare per i piccoli imprenditori e le società che adottano la contabilità ordinaria.
    La norma rende possibile suddividere il reddito d’impresa da quello effettivamente distribuito all’imprenditore o ai soci e prevede la possibilità di optare per una aliquota pari a quella Ires da applicare al reddito d’impresa di tali soggetti.
    Con l’Iri, le somme prelevate sono portate a deduzione del reddito d’impresa nei limiti del reddito del periodo d’imposta e dei periodi d’imposta precedenti assoggettati a tassazione separata al netto delle perdite residue computabili in diminuzione del reddito del periodi precedenti.
    La legge 232/2016 introduce nel Tuir, con effetto dal 1° gennaio 2017, un nuovo regime di tassazione separata (opzionale) con aliquota del 24%.
    Le imprese avranno il vantaggio di applicare una aliquota fissa sul reddito d’impresa e di evitare che tale reddito faccia cumulo con altri eventuali redditi ai fini della progressività Irpef. La determinazione del reddito d’impresa rimane quella ordinaria, e le somme prelevate dall’imprenditore individuale o dai soci risultano deducibili nel reddito d’impresa tassato con l’Iri, e risultano imponibili al 100% in capo all’imprenditore individuale o ai soci.

     

    fonte: eDotto