Il decreto Crescita (D.L. n. 34/2019) ha semplificato l’iter per effettuare acquisti in regime di non imponibilità IVA da parte degli esportatori abituali.
L’art. 12-septies del decreto dispone che, a decorrere dal 1° gennaio 2020, per poter effettuare acquisti in regime di non imponibilità IVA, l’esportatore abituale ha soltanto l’obbligo di inviare telematicamente la dichiarazione d’intento all’Agenzia delle Entrate che, a sua volta, rilascia apposita ricevuta telematica con indicazione del protocollo di ricezione.
In altri termini, a decorrere dal 1° gennaio 2020:
– non è più obbligatorio numerare progressivamente le dichiarazioni d’intento e annotarle su un apposito registro;
– non è più necessario consegnare al fornitore copia della dichiarazione di intento e della ricevuta di trasmissione telematica;
– al fornitore si devono comunicare l’importo degli acquisti che si intende effettuare utilizzando il plafond e il protocollo telematico rilasciato dall’ Agenzia delle Entrate;
– il fornitore ha l’obbligo di verificare l’avvenuta trasmissione telematica della Dichiarazione d’intento da parte dell’esportatore abituale all’Agenzia delle Entrate;
– gli estremi del protocollo di ricezione, presenti sulla ricevuta telematica, devono essere indicati dal cedente nelle fatture emesse.