Ancora un incontro per scongiurare gli otto giorni di astensione (26 febbraio – 6 marzo 2017) dei commercialisti, attraverso un accordo che accontenti tutti, che ha visto avvicinarsi il Mef e le sigle sindacali Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec e Unico. Dunque le trattative continuano e lo sciopero è ancora in ballo.
La revoca o la conferma sarà annunciata il 16 febbraio 2017.
Prestazioni garantite
Durante lo sciopero i commercialisti garantiranno:
un orario minimo di apertura non inferiore alle due ore giornaliere;
la predisposizione e consegna delle buste paga;
la predisposizione e consegna al cliente del modello F24, per il pagamento dei tributi o contributi, quando richiesto ai fini del pagamento in forma autonoma;
la predisposizione e consegna al cliente delle dichiarazioni fiscali e tributarie, se richiesto ai fini della presentazione in forma autonoma;
l’assistenza, la predisposizione e la consegna di documentazione in caso di accesso di organi ispettivi per accertamenti fiscali e tributari, o di deleghe dell’Autorità giudiziaria, in procedimenti penali e di prevenzione, in procedimenti civili e amministrativi;
il rispetto dei termini perentori prescritti nell’ambito dei procedimenti tributari o civili in merito all’attività di attestazione o in presenza di concordati.
Richieste per la revoca
L’astensione potrà essere revocata con il raggiungimento di un accordo sulle richieste in merito: alle date dello spesometro; alla contabilità per cassa; al regime sanzionatorio nuovi adempimenti; alla comunicazione beni ai soci; alle liquidazioni dei dati Iva e alla dichiarazione annuale Iva; alla rottamazione delle cartelle; al versamento della cedolare secca; alle nuove comunicazioni dati 730 precompilato; alle lettere di intento; all’adeguamento della normativa fiscale a seguito dell’applicazione principi IAS.
Il dialogo in atto
Per la progettualità futura si stanno svolgendo i tavoli su: lo Statuto del contribuente; la semplificazione fiscale (incluso il calendario); l’assicurabilità delle sanzioni fiscali per il commercialista; il regime sanzionatorio; la condivisione dei dati dell’anagrafe tributaria; il riconoscimento del ruolo del commercialista; la certezza del diritto e il rispetto delle regole; il regime sanzionatorio dell’antiriciclaggio.
fonte: eDotto
14 Febbraio 2017
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